Marchesa Colombi (alias Maria Antonietta Torriani Torelli-Viollier)

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Marchesa Colombi è lo pseudonimo letterario di Maria Antonietta Torriani. Nata a Novara il 1 gennaio1840, in seguito al matrimonio con Eugenio Torelli Violler, fondatore e primo direttore del Corriere della Sera, si stabilisce a Milano, dove continua a vivere anche dopo la separazione dal marito.

Attiva frequentatrice degli ambienti letterari, si interessa in particolare alla riflessione sui contenuti e sulle forme veristiche del romanzo. Si impegna sin dal 1870 nel movimento femminile lombardo – che vede tra le sue massime esponenti Anna Maria Mozzoni – soffermandosi in particolare sull’analisi delle condizioni del lavoro femminile, tema che traspone in parte nei suoi testi.

La vena di ironia pariniana, cui allude anche la scelta dello pseudonimo, si coniuga felicemente infatti, in alcune sue opere, come in In risaia, edita da Trevers nel 1878, oppure in Un matrimonio in provincia, pubblicata nel 1885 dalla casa editrice Galli, con un impegno sociale polemico e fortemente sentito.

Pur nella diversità dei risultati stilistici, i suoi testi sono caratterizzati sempre da una forte capacità comunicativa, che la tonalità ironica e a tratti sarcastica , così rara nella nostra tradizione letteraria – e quasi inesistente nella produzione delle scrittrici tardo ottocentesche – rende in molti casi altamente originali. Muore a Milano nel 1920.

Eugenio Torriani era suo marito e lui (purtroppo risulta solo lui) viene attestato come il fondatore del Corriere della Sera. Lei, la moglie, scrittrice, giornalista e prima firma femminile nella storia del Corriere, come al solito non compare a fianco dei successi del marito. La Torelli-Voller fu anche vicina ai primi circoli femministi dell’epoca e divenne amica di Anna Maria Mozzoni, che non ebbe paura, circa un secolo dopo la decapitazione di Olympia De Gouges per il suo “Droits de la femme” durante la rivoluzione francese, a suonarle sul muso di Mazzini: ” «non dite più che la donna è fatta per la famiglia, che nella famiglia è il suo regno e il suo impero! Le son queste vacue declamazioni come mille altre di simil genere! Ella esiste nella famiglia, nella città, in faccia ai pesi e ai doveri; di questi all’infuori, ella non esiste in nessun luogo». Ancora donne che hanno fatto la storia, soffocate e silenziate dalle “prodezze” degli uomini. Io l’ho già letto.. una miscela di evoluzione-involuzione sociale del tempo, mischiata a del gotico. Assolutamente da leggere.

Di suo abbiamo pubblicato o stiamo pubblicando:

Cara Speranza

Senz’Amore

Serate d’Inverno

La Cartella n.4

Tempesta e Bonaccia

In risaia

Prima morire

I più cari bambini del mondo

La gente per bene

Matrimonio in provincia

Il tramonto di un ideale