Anna Maria Mozzoni

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Anna Maria Mozzoni era una femminista italiana nata a Milano nel 1837. Dopo aver frequentato il collegio milanese della Guastalla, dove sviluppò una profonda avversione per la cultura reazionaria che vi si insegnava, iniziò a costruirsi una cultura da autodidatta leggendo molti autori. Nel 1855 pubblicò il suo primo scritto, una commedia in francese, e nel 1864 il suo primo lavoro sulla questione femminile. Nel 1870 tradusse l’opera di John Stuart Mill “The Subiection of Women” e insegnò filosofia morale nella Scuola Superiore femminile “Maria Gaetana Agnesi”. Collaborò con Salvatore Morelli e le sorelle Caracciolo nell’iniziativa per la “reintegrazione giuridica della donna” e scrisse per diversi giornali e riviste sulla condizione della donna in Italia e sulla prostituzione. Nel 1879 fu una delle fondatrici della Lega per la difesa delle donne.

Nel 1879, Anna Maria Mozzoni fu una delle fondatrici della Lega per la difesa delle donne, un’organizzazione che si occupava di promuovere l’emancipazione femminile e di lottare per i diritti delle donne. Nel 1881, pubblicò il suo libro “I diritti della donna”, in cui sosteneva che le donne dovevano avere gli stessi diritti dell’uomo in materia di istruzione, lavoro e politica.

Anna Maria Mozzoni fu anche attiva nella campagna per l’abrogazione della legge che proibiva alle donne di votare e di candidarsi alle elezioni politiche. Nel 1884, fu eletta come deputata al Parlamento italiano, diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo in Italia. Durante il suo mandato, si batté per la riforma della legge sulla prostituzione, per l’istituzione di asili per i bambini poveri e per la promozione dell’istruzione femminile.

Anna Maria Mozzoni morì il 27 giugno 1920, a 83 anni, lasciando un’importante eredità nel movimento femminista italiano.